Eventi storico

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Domenica, 10 Maggio, 2015

Immunoprofilassi anti D in gravidanza: considerazioni e confronto su nuovi protocolli

L’immunoprofilassi anti‐D è attualmente raccomandata alla prima gravidanza alla madre Rh negativa entro 72 ore dal parto di un neonato Rh positivo: la profilassi prevede la somministrazione per via intramuscolare di una dose di IgG anti‐D. Divenuta una pratica di routine da molti anni, l’immunoprofilassi anti‐D ha consentito di ottenere una drastica riduzione della mortalità neonatale per MEN, ma, studi clinici randomizzati hanno dimostrato che una profilassi anti‐D prenatale di routine, eseguita in aggiunta alla profilassi post‐partum, può ridurre ulteriormente il rischio di isoimmunizzazione. Con questo incontro l’AGEO si propone di offrire un aggiornamento delle conoscenze e competenze su questo argomento di particolare interesse, affrontandolo con esperti della materia al fine di far luce, su quanto sia opportuno fare per garantire un’operatività sicura nelle realtà ostetriche locali.

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Mercoledì, 22 Aprile, 2015

Prescrizione di Terapie Ormonali e Responsbilità Professionale del Ginecologo

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Mercoledì, 22 Aprile, 2015

Prescrizioni di Terapie Ormonali e Responsabilità del Ginecologo

La prescrizione di terapie ormonali, sia ambito contraccettivo che per il controllo della sintomatologia menopausale, costituiscono una delle attività principali della Ginecologia ambulatoriale. La “pillola” rappresenta probabilmente la forma universalmente più nota di contraccezione, non solo ormonale, e rappresenta un simbolo della pianificazione familiare. Negli ultimi trent'anni si sono sviluppati significativi progressi nello sviluppo di nuove molecole estro-progestiniche con l'obiettivo di offrire alla donna non solo dei vantaggi legati alla contraccezione ma anche dei benefici collaterali ed una progressiva riduzione di effetti collaterali. In tale ambito gli eventi avversi più temuti (tromboembolia; tumori) costituiscono per il ginecologo prescrittore, seppur nella loro rarità, un motivo di grande frustrazione professionale ed anche motivo spesso di richiesta di rivalsa da parte delle pazienti colpite. Lo stesso dicasi della terapia ormonale sostitutiva che, seppur in un contesto diverso, vede il rischio di tumore una delle motivazioni che impegnano il ginecologo più diffusamente nel councelling per mantenere una adeguata compliance al trattamento. Tali problematiche portano talvolta ad una eccessiva richiesta di esami preliminari, legati ad una medicina di tipo difensivo piuttosto che al rispetto delle raccomandazioni delle società scientifiche. Di questi punti ci si occuperà, con un dibattito integrato tra ginecologi e medici legali, nella prima parte del convegno. Verrà successivamente dibattuta la problematica della contraccezione di emergenza che molto ha fatto discutere e che ancora è motivo di contesa tra posizioni etiche anche diverse per quanto attiene il suo meccanismo d'azione. Verrà discussa anche in termine di setting di erogazione (pronti soccorsi, consultori, studi ginecologici) con la diversa tipologia di rapporto medico-paziente specifico per ognuno di questi. Si parlerà infine di contraccezione permanente attraverso la sterilizzazione tubarica con una panoramica sulle varie tecniche disponibili. Verrà trattato il problema della liceità dell'intervento sia quando richiesto espressamente al di fuori della gravidanza, sia quando richiesto nel contesto di taglio cesareo elettivo per ragioni ostetriche. L'obiettivo del Convegno è di offrire al ginecologo una mappa ragionata sulle attuali terapie ormonali e i consigli e le indicazioni utili per provvedere ad una adeguata prescrizione nel rispetto delle linee guida e nell'interesse dell'utenza.

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Lunedì, 20 Aprile, 2015

HOT TOPICS : Management della Patologia Emocoagulativa ed Emorragica in Ostetricia

La fisiopatologia del sistema coagulativo e fibrinolitico è stata caratterizzata e definita in maniera più dettagliata negli ultimi due decenni. Sono state precisate le proprietà biochimiche delle componenti presenti in circolo, le reazioni di attivazione con i loro meccanismi di controregolazione, le interconnessioni esistenti con l'endotelio, i fattori del complemento, i mediatori della flogosi, le citochine, il sistema fibrinolitico. È stato possibile mettere in evidenza molteplici alterazioni genetiche che hanno reso sempre più evidente il ruolo svolto dal sistema emostatico nella patogenesi delle malattie tromboemboliche e delle complicanze emocoagulative. Anche la diagnostica di laboratorio si è andata affinando, fino a proporre validi tests di "prima istanza", specifici algoritmi diagnostici e di monitoraggio terapeutico e dosaggi molecolari dei difetti genetici. Patologie della gravidanza risultano associate in modo significativo a condizioni trombotiche ed emorragiche che possono determinare complicanze materne e fetali. In condizioni fisiologiche, la gravidanza e il parto si connotano per profonde modificazioni dell'emostasi in senso pro-coagulante, con il fine precipuo di limitare il sanguinamento nel periodo espulsivo e nel post-partum Quando queste modificazioni escono dalla fisiologia si verificano alterazioni patologiche che predispongono all'insorgenza di patologie gravidiche e puerperali emorragiche e trombotiche con conseguenti complicazioni acute e/o croniche materne e fetali, richiedendo un approccio multidisciplinare complesso. Obiettivo del nostro incontro è l'inquadramento dei principali fattori di rischio emorragico e coagulativo e delle patologie derivanti da tali modificazioni che necessitano un attento e pronto inquadramento e trattamento della paziente per evitare complicanze e conseguenze a volte letali.

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Lunedì, 13 Aprile, 2015

Aggiornamenti in Ostetricia: Screening Prenatali: Aspetti pratici e limiti

L'evoluzione e il costante miglioramento delle tecnologie e delle conoscenze ha permesso di mettere a punto metodi sempre più sofisticati e precisi per la diagnosi di patologie dell'embrione e del feto nelle diverse fasi gestazionali. Le metodiche invasive e non della diagnosi prenatale offrono grandi vantaggi diagnostici sia morfologici che genetici e presentano comunque limiti e svantaggi che richiedono da parte dello specialista un adeguato e approfondito counselling alla coppia mettendola, a volte, di fronte a decisioni complesse. La moderna diagnosi prenatale permette di attivare tempestivamente un trattamento medico e/o chirurgico non solo alla nascita, ma anche in fase precoce intrauterina. Avere tali informazioni prepara al meglio il personale sanitario e i genitori ad un'assistenza consapevole e organizzata della gravidanza. Lo scopo del Convegno è fornire una panoramica dei test diagnostici più moderni attualmente a disposizione.

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Mercoledì, 18 Marzo, 2015

IL LIQUIDO AMNIOTICO : La spia del benessere fetale

Tra i vari controlli a cui ogni donna si sottopone in gravidanza quelli riguardanti il liquido amniotico accompagnano la mamma dal primo trimestre no all’ultimo periodo della gravidanza. Gli esami che si eettuano sul liquido amniotico servono a valutare lo stato di salute del feto a termine della gravidanza e la presenza di eventuali anomalie genetiche all'inizio della stessa. Il liquido amniotico riveste più funzioni, meccanica, metabolica, necessaria allo sviluppo dell'apparato digerente del feto che ingerendolo mette in moto i primi meccanismi di digestione. Inoltre, contribuisce alla dilatazione degli alveoli polmonari, preparandoli alla respirazione che avverrà dopo il parto. La quantità di liquido presente, deve essere suciente a garantire la funzione di queste attività. Considerando che il liquido amniotico contribuisce alla nutrizione e alla vita del feto, la sua mancanza o scarsità, può avere eetti negativi sullo stato di salute del feto, sul suo accrescimento e sulla vita stessa del bambino. Questo convegno analizzerà tutti gli aspetti relativi a quando questo elemento, così importante nello sviluppo embrionale e fetale, può rappresentare un pericolo per la salute del nascituro o essere la spia di una sua grave compromissione.

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25 - 26 Febbraio 2015

Si.F.A.R.V. Verona : Corso di Addestramento e Formazione in Simulazione nell'Emergenza Ostetrica

Il Si.F.A.R.V. (Scuola Simulazione e Formazione Avanzata della Regione Veneto), nell’ambito dell’organizzazione di percorsi formativi di alta specializzazione, promuove un corso avanzato per l’acquisizione di abilità tecniche e non tecniche nell’emergenza ostetrica. Gli obiettivi formativi sono quelli di integrare la formazione tecnico-pratica secondo le più recenti evidenze scientifiche con l’utilizzo di simulatori di avanzata tecnologia. Direttori Scientifici del corso sono il Prof. Massimo Franchi, Direttore dell’UOC di Ostetricia e Ginecologia AOUI di Verona ed il Dott. Giovanni Motton, Coordinatore Regionale Si.F.A.R.V. Il corso è svolto in collaborazione con le UOC di Ginecologia e Ostetricia dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona, con le Aziende Ospedaliere di Padova, di Abano Terme (PD), Mestre (VE), Santorso-Thiene (VI), Villa Salus Mestre (VE), S. Bonifacio (VR), Treviso. Il corso di Addestramento e Simulazione è focalizzato su: - elementi di meccanica ostetrica e di tecnica nell’estrazione con vacuum-extractor e risoluzione delle complicanze - trattamento della distocia di spalle, rivolgimento per manovre esterne e assistenza al parto podalico - razionale dei tempi chirurgici, aspetti teorici ed applicazione pratica del parto in analgesia inalatoria o neuroassiale; - norme e procedure dell’assistenza strumentale in corso di taglio cesareo in emergenza; - analisi tecnica/discussione di filmati di interventi in casi inusuali/situazioni drammatiche; - addestramento con manichini specifici per le emergenze in sala parto/operatoria ostetrica; - simulazioni della tecnica del taglio cesareo in emergenza e delle situazioni più complesse in ostetricia; - focus sugli aspetti non tecnici. Il corso è diretto a Medici Ginecologi o in formazione specialistica e alle Ostetriche che vogliano acquisire competenze tecnico-pratiche basate sull’evidenza scientifica disponendo dei più avanzati supporti tecnologici.

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Mercoledì, 11 Febbraio, 2015

METRORRAGIE : Update del Percorso Diagnostico Terapeutico

Circa 1 donna su 30 in età fertile e 1 su 20 tra 30 e 49 anni consulta annualmente il ginecologo e/o il medico di medicina generale per menometrorragia. La perdita ematica che ne consegue, che nel tempo può anemizzare la paziente , porta alla necessità di dover mettere in atto tutti gli accorgimenti diagnostici e terapeutici atti a risolvere il problema. I sanguinamenti uterini anomali come è noto, hanno in realtà varie denominazioni: menorragia, metrorragia, menometrorragia, polimenorrea, ipermenorrea, iperpolimenorrea, stillicidio ematico intermestruale, spotting. Il sanguinamento uterino anomalo è dovuto a cause organiche in circa il 25% delle pazienti e ad alterazioni funzionali dell'asse ipotalamo‐ipofisi‐ovaio (sanguinamento uterino disfunzionale) nei restanti casi. La tipologia dei sanguinamenti uterini anomali cambia infatti col variare dell'età della donna: prevalentemente disfunzionali in età fertile e tra i 20‐40 anni, prevalentemente organiche dopo i 40 anni. Sono perciò necessari strumenti diagnostici precisi per valutare la causa del sintomo e impostare correttamente la conseguente terapia. E’ di fondamentale importanza fare una diagnosi differenziale dunque, per definire quando sia appropriata una terapia medica e quando interviene il chirurgo. L’AGEO avvia con questo argomento i MERCOLEDI’ DELL’AGEO , che nel 2014 hanno riscontrato particolare successo, come occasione di aggiornamento delle conoscenze e competenze su argomenti di particolare interesse con Relatori esperti.

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Mercoledì, 26 Novembre, 2014

AGEO : Obesità e Gravidanza

Quando una donna desidera avere un figlio nasce spontaneo in lei il desiderio che tutto proceda bene ma non sempre questo desiderio si accompagna alla consapevolezza dei rischi di alcuni stili di vita, quali quelli che possono portare a obesità. Il riscontro di tali problematiche è sempre più frequente ed è dunque importante accompagnare le pazienti obese gravide o che desiderano una gravidanza , con la consapevolezza come ginecologi di quanto possono comportare queste situazioni in senso ginecologico ostetrico. Oggi è possibile avere un buon esito della gravidanza anche in una donna obesa (BMI maggiore di 28 ) approcciandola nel modo più corretto sin dall’epoca preconcezionale e in particolare sin dal primo trimestre fino all’espletamento del parto. E’ di fondamentale importanza l’approccio multidisciplinare in particolare in tal caso in particolare con i medici internisti esperti e nutrizionisti. L’AGEO si propone di offrire l’aggiornamento delle conoscenze e competenze su argomenti di particolare interesse e di far conoscere nuove opportunità assistenziali nel territorio. I vari argomenti saranno affrontati con esperti della materia al fine di sintetizzare percorsi di cura da avere come guida alla buona pratica nella nostra quotidianità ambulatoriale.

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Venerdì, 21 Novembre, 2014

La Sindrome dell'Ovaio Policistico - Punto di vista del Ginecologo e dell'Endocrinologo

La Sindrome dell'Ovaio Policistico (PCOS) risulta una delle patologie endocrine più frequenti nell'età fertile colpendo il 5-l O% delle donne. Tale patologia può avere implicazioni di ordine ginecologico (irregolarità mestruali), riproduttivo (infertilità) ed endocrino­ metabolico (obesità, insulina-resistenza). L'inquadramento diagnostico può risultare complesso in quanto il quadro ormonale non è sempre di facile interpretazione, l'ecografia non è patognomonica e i sintomi androgenici possono risultare anche assenti. La diagnosi della malattia, che può coinvolgere in senso multidisciplinare diverse figure mediche specialistiche, deve essere formulata il più precocemente possibile per ridurne i rischi a lungo termine (diabete, ipertensione, malattia cardio-vascolare, endometriopatie). L'obiettivo del presente Convegno è quello di indicare ai partecipanti un corretto approccio diagnostico alla malattia proponendo nel contempo un aggiornamento sulle possibilità terapeutiche più recenti.