La fisiopatologia del sistema coagulativo e fibrinolitico è stata caratterizzata e definita in maniera più dettagliata negli ultimi due decenni. Sono state precisate le proprietà biochimiche delle componenti presenti in circolo, le reazioni di attivazione con i loro meccanismi di controregolazione, le interconnessioni esistenti con l'endotelio, i fattori del complemento, i mediatori della flogosi, le citochine, il sistema fibrinolitico.
È stato possibile mettere in evidenza molteplici alterazioni genetiche che hanno reso sempre più evidente il ruolo svolto dal sistema emostatico nella patogenesi delle malattie tromboemboliche e delle complicanze emocoagulative. Anche la diagnostica di laboratorio si è andata affinando, fino a proporre validi tests di "prima istanza", specifici algoritmi diagnostici e di monitoraggio terapeutico e dosaggi molecolari dei difetti genetici. Patologie della gravidanza risultano associate in modo significativo a condizioni trombotiche ed emorragiche che possono determinare complicanze materne e fetali. In condizioni fisiologiche, la gravidanza e il parto si connotano per profonde modificazioni dell'emostasi in senso pro-coagulante, con il fine precipuo di limitare il sanguinamento nel periodo espulsivo e nel post-partum Quando queste modificazioni escono dalla fisiologia si verificano alterazioni patologiche che predispongono all'insorgenza di patologie gravidiche e puerperali emorragiche e trombotiche con conseguenti complicazioni acute e/o croniche materne e fetali, richiedendo un approccio multidisciplinare complesso. Obiettivo del nostro incontro è l'inquadramento dei principali fattori di rischio emorragico e coagulativo e delle patologie derivanti da tali modificazioni che necessitano un attento e pronto inquadramento e trattamento della paziente per evitare complicanze e conseguenze a volte letali.
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Programma 20 Aprile 2015.pdf | 2.75 MB |