Il dolore pelvico cronico, diverso dal dolore acuto anche come meccanismo neurofisiopatologico, colpisce 1 donna adulta su 6 con conseguenza sulle relazioni, sul lavoro.Nella medicina di base ha la stessa frequenza di emicrania e asma e rappresenta la motivazione del 10% circa delle pazienti che afferiscono ad un ambulatorio ginecologico.È un sintomo e può derivare da qualsiasi struttura localizzata nella pelvi o in relazione con questa come ad esempio le pareti addominali.È di fondamentale importanza, per una diagnosi differenziale dunque, l’approccio multidisciplinare, in particolare con i gastroenterologi, essendo ad esempio il colon irritabile una delle causa più frequenti di dolore pelvico cronico. Spesso il dolore pelvico cronico è sintomo precoce di endometriosi, patologia invalidante per la donna, con conseguenze sulla fertilità. È particolarmente importante definire in tal caso quando deve intervenire il chirurgo.Inoltre recenti studi rilevano meccanismi patogenetici che vedono il mastocita elemento importante nel determinismo della sintomatologia e questo porta alla possibilità di approcci terapeutici nuovi.Nonostante le difficoltà di inquadramento diagnostico, diventa importante una diagnosi precoce e una terapia efficace, per migliorare la qualità di vita della donna e per evitare l’effetto sociale che ha lo stato invalidante conseguente. L’AGEO e l’Ordine dei Medici e Odontoiatri di Padova propongono un’occasione di aggiornamento delle conoscenze e competenze su un argomento di particolare interesse. |
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AGEO 29-05-2014-Dolore Pelvico.pdf | 330.66 KB |