Una delle attività specialistiche più frequenti nella gestione della paziente ambulatoriale è la terapia estroprogestinica sia a scopo contraccettivo sia per i benefici che in molte
situazioni questa può apportare. Le novità in ambito contraccettivo sono oggi sempre più numerose perché la ricerca cerca di offrire soluzioni adatte a tutte le donne perché
abbiano le risposte desiderate e il minor numero di effetti indesiderati. Con questo incontro l’AGEO si propone di offrire un aggiornamento delle conoscenze e competenze
su questo argomento di particolare interesse, affrontandolo con esperti illustri della materia al fine di sintetizzare percorsi di cura da avere come guida alla buona pratica nella quotidianità ambulatoriale.La Scuola della Carità era una delle più importanti ed antiche confraternite laicali di Padova, ed amministrava i lasciti destinati al soccorso di infermi e poveri, a dotare le fanciulle e ad altre opere di bene.Nel 1419 troviamo la Scuola provvisoriamente alloggiata nelle immediate vicinanze del più importante ospedale di Padova, quello di S. Francesco Grande, mentre fervevano i lavori di costruzione dell'ospedale stesso, della chiesa e del convento dell'Osservanza, lavori finanziati dai ricchissimi coniugi Baldo Bonafari da Piombino e Sibilla de Cetto, padovana, che abitavano nelle case di fronte, dove poi sorse l'edificio della Scuola.Si deve ritenere che, alla morte di Sibilla, avvenuta nel 1421, a pochi anni di distanza dalla morte del marito, le case di loro proprietà passassero alla Scuola, per acquisto o per cessione degli esecutori testamentari.Circa un secolo e mezzo dopo, questo locale doveva essere cosi inadeguato alle cresciute esigenze, che si ritenne necessario un radicale lavoro di restauro.Aperte le nuove finestre, che lo inondarono di luce, costruito un nuovo splendido soffitto a cassettoni, decorate le pareti con un nuovo ciclo di affreschi illustranti i fatti della Vergine, l'ambiente dovette apparire veramente risorto.Le pareti erano state in precedenza affrescate da un ignoto pittore che vi aveva dipinto quindici riquadri, i quali vennero fatti restaurare nel 1530 da Girolamo Dal Santo. Tracce della vecchia decorazione sono ancora visibili nella fascia sottostante i ritratti dei coniugi Bonafari. Questa Sala è molto particolare perchè i suoi affreschi sono stati dipinti da Dario Varotari nel 1579, l'ultimo complesso di affreschi eseguiti a Padova nel secolo XVI. I riquadri con gli episodi della vita della Vergine sono dodici. Un tredicesimo, più grande, dipinto sulla parete meridionale, contiene i ritratti di Baldo Bonafari e di Sibilla de Cetto: 1)-Cacciata di Gioacchino dal tempio, 2)-Gioacchino fra i pastori, 3)-Incontro dl Gioacchino con Anna alla porta aurea, 4)-Natività della Vergine, 5)-Presentazione di Maria al tempio, 6)-Ritratto di Baldo Bonafari e Sibilla de Cetto,7)-Presentazione della Verga fiorita, 8)-Il matrimonio della Vergine, 9)-Annunciazione, 10)-Visitazione, 11)-Morte di San Giuseppe, 12)-Dormizione della Vergine,13)-Assunzione.
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